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SS. Trinità delle Monache

“Community Hub” – incubatore di cittadinanza attiva, Complesso SS. Trinità delle Monache

L’intervento è finalizzato alla riattivazione del complesso della SS. Trinità delle Monache (ex Ospedale Militare), attraverso la rigenerazione delle sue aree verdi ed il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici C1 ed M.

Esso è parte del “Piano di Azione Locale – Strategia di riattivazione del complesso della SS Trinità delle Monache – ex Ospedale Militare” realizzato attraverso un processo partecipativo nell’ambito del progetto europeo URBACT “2nd chance – wacking up the sleeping giants”, assunto dall’Amministrazione Comunale nel 2019.
Quello della SS. Trinità delle Monache è un complesso conventuale costruito agli inizi del XVII secolo alle pendici della collina di San Martino, e si estende tra vico Paradiso e via Santa Lucia al Monte.

Successivamente trasformato in ospedale militare, e si presenta oggi come un insieme eterogeneo caratterizzato da edifici storici e costruzioni più recenti che, in alcuni casi, ne hanno alterato l’impianto originario.

In riferimento alle parti oggetto di intervento, l’edificio C1 è un corpo ad un piano, oltre un livello seminterrato, adiacente all’edificio monumentale seicentesco (edificio C) e rappresenta ciò che resta di un fabbricato ottocentesco a due corti, demolito nel secolo scorso. Esso si sviluppa su una superficie di circa 400 mq e funge da portico di entrata al Parco dei Quartieri Spagnoli.
Con il recupero e la rifunzionalizzazione del fabbricato il Piano di Azione Locale vi prevede l’insediamento della Porta del Community Hub, con laboratorio permanente per la rigenerazione del complesso, una attrezzeria/aggiusteria/repair cafè e aree di servizio per l’utenza del parco pubblico (servizi igienici, guardiania e aree di deposito).

L’edificio M, realizzato a metà degli anni trenta del secolo scorso, si articola come uno stretto corpo contro terra lungo vico Paradiso, con due volumi emergenti sul giardino, per una superficie totale di circa 1.800 mq, e necessita oggi di una radicale opera di ristrutturazione.
Ivi è prevista, dal Piano di Azione Locale, la collocazione di spazi ad uso civico degli abitanti della zona, della “casa dei ragazzi”, di un incubatore di impresa e di una rete di botteghe artigiane per l’economia circolare.

Oltre agli interventi di rifunzionalizzazione dei due edifici del complesso, che includono il superamento delle barriere architettoniche, con il recupero dei collegamenti verticali interni ad essi per superare i dislivelli tra i diversi punti di accesso e l’apertura di ulteriori varchi pedonali (come quello presso l’edificio “B”, su corso Vittorio Emanuele, da realizzare ex-novo in prossimità della stazione della funicolare), sono previsti interventi di sistemazione delle aree a verde interne alla struttura, che ospita un giardino superiore di circa 6.000 mq e un’ulteriore area di 2.500 mq (il giardino mediano) che dispone una zona gioco con un campetto di calcio e di un’area alberata da riaprire al pubblico.

L’intervento, in definitiva, rendendo gli spazi del complesso accessibili e funzionali in vista dell’insediamento di nuove attività, è inteso a generare la creazione di un micro-modello di economia (e società) sostenibile, un living lab che stimoli innovazione in relazione all’economia circolare e della condivisione, un ambiente attrezzato e accogliente in cui cooperazione, condivisione ed autoorganizzazione possano creare opportunità di produzione e lavoro.

Informazioni Progetto

CUP B67E19000130006
Contributo € 6.000.000,00
Spesa Sostenuta € 0,00
Programma Contratto Istituzionale di Sviluppo per il Centro Storico di Napoli
Fonte Finanziaria Fondo Sviluppo e Coesione 2014 - 2020 (risorse nazionali)
Finanziatore Presidenza del Consiglio dei Ministri
Stato In corso

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